L’acustica sul posto di lavoro è un problema che conosciamo tutti. I suoni intensi e indesiderati, che chiamiamo rumore, contribuiscono in modo significativo a un calo di efficacia e concentrazione in ufficio. Il rumore è una delle lamentele più comuni sollevate dai dipendenti che lavorano negli uffici affollati, specialmente in quelli open space in cui le persone si trovano insieme in un ampio spazio con poca o nessuna separazione. Questo disagio, oggi, è ancor più avvertito dopo mesi passati in smart working dove lavorare da casa era diventato un privilegio… per le orecchie, e gli unici rumori provenivano dalla tastiera del computer. Diversi studi hanno dimostrato che troppo rumore in ufficio può ridurre seriamente la produttività e aumentare lo stress, per non parlare della minore soddisfazione sul lavoro e del morale dei dipendenti.
Introdurre materiali fonoassorbenti senza sacrificare il design.
Sappiamo che superfici dure non assorbono il suono, quindi usare materiali più morbidi come i tappeti può aiutare a ridurre al minimo il rumore, ma anche le moderne tappezzerie possono offrire moltissime soluzioni e ottime prestazioni fonoassorbenti in un ufficio direzionale perché se ci sono poche superfici che attenuano i suoni in una stanza, il tempo di riverbero e il rumore può essere ridotto grazie a loro che diventano delle vere e proprie trappole del rumore. Tuttavia, bisogna essere consapevoli che in un ufficio, la disposizione appropriata dei mobili, nonché la scelta dei materiali e delle finiture, può esercitare un’influenza significativa sul livello di rumore. A volte basta modificare la disposizione dei mobili per aiutare a controllare i suoni indesiderati. Oggi è raro avere uno spazio ufficio completamente silenzioso mentre nel contempo l’offerta di ambienti open space prospera, quindi la chiave è trovare il perfetto equilibrio tra soluzioni di riduzione del rumore che abbiano senso per il vostro ambiente di lavoro. Divani, poltrone, pareti divisorie e schedari possono avere un impatto sull’acustica di uno spazio ufficio aperto, in particolare divani con schienale alto o cabine chiuse che essenzialmente separano una persona dal resto della stanza. Anche i pannelli a parete fonoassorbenti sono incredibilmente efficaci nel combattere l’inquinamento acustico sul posto di lavoro, e con il lavoro dei designer delle aziende produttrici, questi pannelli hanno assunto nel tempo anche una funzione estetica non secondaria nell’arredo di un ufficio. Un altro aiuto per la riduzione del rumore viene dalla natura. Sempre più architetti nella progettazione dei nuovi uffici inseriscono piante e veri e propri muri verdi che se ben posizionati si sono dimostrati efficaci nel ridurre i livelli di rumore in un ambiente open space. Più grande è l’installazione, maggiore è l’effetto, per non parlare degli ovvi benefici estetici e dell’impatto complessivo sulla qualità dell’aria. In ultimo anche i dettagli come gli impianti luminosi da soffitto che prediligono la luce concentrata sulla scrivania possono essere utilizzati per abbattere l’inquinamento sonoro indoor.
Lineare
Ypsilon Connect è un elegante e funzionale pannello divisorio fonoassorbente autoportante. pensato da Jorge Pensi Design Studio per Pedrali. Versatile, può cambiare aspetto in base alle necessità del momento se attrezzato da accessori come, ad esempio, una lavagna magnetica, mensole o ganci appendiabiti.
Elogio della discontinuità
Con il sistema d’arredo Bahlara, creato da Egidio Panzera, Faram crea gli spazi lavorativi flessibili grazie alla ricerca tecnologica, alle finiture e a un sapiente e raffinato ricorso al colore.
Angolo privato
Paravan di Arper, design Lievore Altherr, crea intimità all’interno di spazi condivisi, grazie ai pannelli fonoassorbenti che favoriscono sia la concentrazione individuale sia la collaborazione.